La “Nuova” Santa Sabina è stata realizzata nel 1934 dall’architetto Luigi Ferrari. È una chiesa in stile romanico modernizzato. Viene inaugurata e benedetta da Mons G.M. De Amicis il 21 ottobre 1934. In seguito viene consacrata dal Cardinale Siri il 14 novembre 1959.
Notizie storiche
L’antica Santa Sabina
In origine dedicata ai SS. Vittore e Sabina (nel 1212 perderà il titolo di Vittore), l’antica chiesa di S. Sabina era ubicata nell’attuale zona limitrofa a Piazza dell’Annunziata a Genova (oggi Piazza S. Sabina), dove a tutt’oggi se ne possono osservare i resti, in particolare la parete absidale in stile romanico salendo per vico della Croce Bianca. Nel 936 d.C. viene saccheggiata e in parte deturpata da un’incursione saracena, poiché fuori dalle mura. Solamente nel 1155 verrà rinchiusa entro queste. Nel 1009 il vescovo Giovanni II affida ai Benedettini il compito di ricostruirla in forma romanica. Nel corso dei secoli si succederanno varie modificazioni architettoniche e pittoriche; tra i più rilevanti i lavori eseguiti nella prima metà del XVI secolo conferiranno alla chiesa una nuova fisionomia, perdendo definitivamente il suo aspetto medievale. In questo periodo L’antica S. Sabina si presenta con uno schema basilicale a tre navate, comunicanti attraverso tre ampie arcate per lato, poggiate su colonne con un profondo presbiterio. Questa misurava internamente m 15,85 di larghezza e m 28,37 dall’abside al portale. La chiesa verrà sconsacrata e chiusa al culto con decreto arcivescovile il 30 dicembre 1951. Gli altari, i marmi (parte dell’architettura dell'edificio - vedi nota ), opere scultoree e pittoriche del XVII secolo verranno spostate nell’attuale chiesa di S. Sabina in Via Donghi.
Descrizione
Interno
Altari vetrate
- L’altere maggiore è inizialmente quello dell'antica chiesa di S. Sabina.Questo è un altare barocco che, in occasione del 25° anniversario della sua costruzione, viene sostituito con uno nuovo eseguito dallo scultore G.B.Airaldi. Esso è formato da un paliotto raffigurante l’Ultima Cena, su cui è posto il tabernacolo con un volo d’angeli sotto il crocifisso e sei candelieri in bronzo patinato.
- L’altare di S. Giuseppe e quello dell’Immacolata (XVII/ XVIII secolo) provengono dalle absidi minori dell’antica chiesa.
- Nel transetto sinistro si trova l’altare della Madonna Della Guardia mentre nel transetto destro quello del Sacro Cuore. Databili nella prima metà del XVIII secolo ed anch’essi provenienti dalla vecchia S. Sabina.
- Della fine degli anni ‘60 del secolo scorso sono le vetrate istoriate, concepite da Raffaele Albertella. Nella vetrata centrale vi è il Sacro Cuore mentre in quelle laterali di destra e di sinistra vi sono raffigurate rispettivamente le figure di S. Francesco e S. Caterina.
Opere pittoriche e scultoree
- Il martirio di S. Stefano: eseguito da Bernardo Castello. Dal 1934 collocato nel transetto destro di fronte alla porta d’ingresso.
- Il Martirio di S. Sebastiano: XVII secolo da G.D. Cappellino. Il suo lavoro pur essendo buono tecnicamente risulta una ripetizione dello stile del suo maestro:G.B. Paggi
- Visione di S. Gregorio Magno: Dipinto da G. A. Ansaldo nella prima metà del XVII. Originariamente posto sulla parete del presbiterio, successivamente spostato sul muro di prospetto della navata destra, attualmente è sulla parete laterale dell’abside sinistro.
- Statua di Santa Sabina: Marmo, realizzata nel XVIII secolo da B.Mantero . Dimensioni: 3x1,2m
Curiosità
Il battistero
Quest’opera parietale raffigura, nei diversi riquadri, alcune scene rappresentative del Vecchio e del Nuovo Testamento in cui a fare da protagonista è l’acqua. L’elemento infatti appare, per esempio, come via di salvezza per gli Ebrei, nel Passaggio del Mar Rosso; nella scena che descrive Gesù mentre, sulle rive del Giordano, invia gli apostoli a trasmettere il messaggio di Dio o nella scena a sinistra in basso con il dialogo tra Gesù e la samaritana. Lo stesso elemento anche nella realtà sarà centro di attenzione, ovvero la fonte battesimale collocata al centro dell’abside. Nella parte sommitale dell’abside, al centro, viene rappresentato Dio. Infine la vetrata posta al centro dell’abside raffigura il Cristo in croce, chiuso tra i raggi che si irradiano dal suo corpo. Autrice di questo ciclo decorativo è Maria Rosa Vendola. La vetrata è stata invece realizzata dallo Studio Albertella.
Nota
- Particolare di una colonna “mischio” proveniente dal vecchio edificio di culto
Bibliografia
- G.Brusco, Antica città di Genova nel giro delle sue vecchie mura, delineata nel 1656 e copiata nel 1783
- Guida artistica per la città di Genova, Genova 1876-47, voll.3
- A. Rossi, L’antica Santa Sabina, Santa Sabina Nuova e un inedito
- Il Ponte-Giornale di S. Sabina, Il nuovo battistero